domenica 27 ottobre 2013

FIORE: REVISIONE DELLA BOSSI-FINI

 
In merito al dibattito nato attorno alla questione immigrazione ed alla possibilità di rivedere la Bossi - Fini, così si è espresso il segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore: "Anche noi siamo favorevoli ad una revisione della Bossi-Fini, ma siamo favorevoli ad una revisione in senso restrittivo. La legge infatti, che permette agli immigrati irregolari espulsi di rimanere in Italia tramite... la possibilità per l' immigrato di fare ricorso, ha partorito il caso Kabobo, il caso di Castagneto Carducci e molti altri casi di immigrati che, sebbene espulsi rimangono in Italia a delinquere."
"La Bossi Fini poi, con la istituzionalizzazione dei flussi stagionali, permette l' ingresso di migliaia di migranti, che non vengono poi di fatto espulsi come dimostra nella prassi quanto si afferma sopra, i quali sono impiegati in condizioni di sfruttamento, spesso dalle mafie locali, per i lavori agricoli e stagionali, mentre nel sud Italia ci sono tassi inquietanti di disoccupazione giovanile anche in virtù di questo fatto: di fronte alla possibilità di impiegare un migrante in condizione di semi schiavitù la mano d' opera nazionale non viene nemmeno presa in considerazione."
"Crediamo che per risolvere il problema sia essenziale innanzitutto che l' Europa intervenga a mettere ordine come forza di interposizione nella disastrosa situazione nel Sahel e nell' Africa centrale, un' area completamente destabilizzata dove la tratta dei migranti sta diventando un vero e proprio racket in mano alle organizzazioni criminali e terroristiche, con il tacito avallo, a quanto pare, dei governi europei, che continuano con le politiche dell' accoglienza, disastrose per noi e per chi è vittima di questo traffico."
Aggiunge poi il responsabile di Ostia, l'avvocato Pablo De Luca
"In merito poi all'approvazione dello Ius Soli, Forza Nuova continuerà a mobilitarsi sul territorio nazionale, così come fatto recentemente ad Ostia, contro l'approvazione di una legge che abolirebbe di fatto i confini nazionali."
On. Roberto Fiore - Avv. Pablo De Luca

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sabato 26 ottobre 2013

lunedì 21 ottobre 2013

Ad Albano laziale atti incivili e anticristiani della comunità ebraica
Tratto dal sito Nazionale)

 
L' On Roberto Fiore, Segretario Nazionale di Forza Nuova, in merito ai fatti di Albano Laziale comunica: “ Sacerdoti aggrediti, suore minacciate e oggetto di lancio di pietre, queste le immagini che hanno colpito e spaventato milioni di italiani. L' obiettivo degli attivisti della Comunità Ebraica romana e alcuni estremisti di sinistra era quello di prendere la bara, oltraggiarla ed impedire un funerale; un chiaro atto incivile e di chiara matrice anticristiana mai avvenuto nemmeno nei periodi di guerra " ha dichiarato l' On R. Fiore segretario di Forza Nuova." Quella di Albano sarà ricordata come una eclisse di civilta'" "Presenterò domani esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Roma ed al Tribunale di Albano su ipotesi di reato che vanno dalla manifestazione non autorizzata alla violenza privata, alle percosse e ad eventuali reati collegati con la profanazione di cadavere nei confronti di quei signori il cui volto è visibile e che non appartengono alla cittadinanza di Albano ma piuttosto alla Comunità ebraica romana. Lo stesso gruppo di facinorosi che si rese responsabile mesi fa dell' aggressione filmata ma mai perseguita di alcuni giovani di sinistra ( fra cui alcun ragazze) e che non sembra voler osservare ne' leggi ne' principi morali.
 
In effetti, aggiungiamo noi della sezione di Viareggio, non ricordiamo atti altrettanto violenti rivolti alla salma di esponenti mafiosi o di chi per anni ha lavorato nel solo interesse privato e non dell'intero Stato. La presenza di attivisti dell'estrema sinistra è l'ennesima conferma delle assurde affermazioni che spesso i gruppi politici di matrice comunista e sinistroide muovono verso Forza Nuova nella speranza di identificarci come squadristi e rissosi.

mercoledì 16 ottobre 2013

L’Europa di Putin: identità, tradizione, demografia
(tratto dal sito nazionale)

 
Il destino della Russia e dell’Europa, le identità, il multiculturalismo, l’immigrazione: di questo han discusso politici russi (anche dell’opposizione) ed esperti di ogni paese riuniti a Valdai, ma di tutto ciò cos’è uscito sui giornali italiani? Nulla, se non una battuta scherzosa di Putin su Berlusconi “processato perchè si intratteneva con delle donne, ma se fosse stato omosessuale nessuno lo avrebbe toccato con un dito”.(non lontano dal vero) Su questa boutade le nostre penne più famose si sono gettate in lunghi articoli scandalizzati contro la Russia, “omofoba”, “illiberale”, etc. ma non hanno scritto una riga sulle parti pregnanti del discorso ufficiale di Putin da cui sono emerse tematiche scottanti per anche per l’Europa sottomessa alla UE e sicuramente condivise da una larghissima fascia di italiani. Senza dimenticare, inoltre, che nessuno di questi “indignati”, soprattutto di sinistra, ci ha spiegato come mai il Prof. Romano Prodi, colonna del centrosinistra e fresco candidato del PD alla presidenza della repubblicafosse lì, a Valdai, sorridente e amichevole al fianco di quel Putin che la stampa sinistrorsa definisce un dittatore. E’ impazzito Prodi o scrivono menzogne i giornalisti “liberali e progressisti”? Facile la risposta, ma andiamo oltre e arriviamo alle cose censurate ma interessantissime come il rapporto tra identità di popolo, identità di genere,demografia e immigrazione. In Italia, a fronte di un generale calo demografico occidentale, la sinistra, e in particolare il ministro Kyenge, da un lato propone losmantellamento anche semantico della famiglia tradizionale (con l’eliminazione delle parole “padre” e “madre”), dall’altro propone come “soluzione” l’arrivo incontrollato di immigrati che in teoria dovrebbero “ringiovanire” il paese e “arricchirlo”, ma che di fatto crea instabilità e rischia di trasformarsi in una forma di colonizzazione culturale con le tradizioni autoctone che in alcune zone diventano minoritarie e gli abitanti nativi costretti ad adeguarsi a usi e costumi degli immigrati. La Russia, invece, ha una visione del problema e soluzioni diametralmente opposte che Putin ha voluto chiarire: “Gli Europei si stanno estinguendo. Non lo capite? E i matrimoni tra persone dello stesso sesso non producono figli. Volete sopravvivere attraendo immigrati? Ma la società non è in grado di integrare così tanti immigrati”. La salvezza dell’identità nazionale e culturale, sta secondo il presidente russo, nella difesa della tradizione religiosa: “Senza i valori cardine della cristianità e delle altre religioni mondiali, senza le norme morali scolpite nei millenni, le persone inevitabilmente perderanno la loro dignità umana”. Un processo di dissoluzione che la Russia rifiuta di adeguarsi e Putin critica quelle “nazioni Euro-atlantiche dove ogni identità tradizionale inclusa quella sessuale è rigettata… dove c’è una politica che parifica le famiglie con molti bambini a quelle omosessuali, il credere in Dio con il suo contrario”. Poi ha raggiunto la summa di tanti discorsi che si intrecciano affermando una cosa che da noi è ormai vietato dire e addirittura pensare (ma non siamo nell’Occidente liberale?): “Ogni diritto delle minoranze deve essere rispettato, ma il diritto della maggioranza non può essere messo in discussione”. Putin, dunque, da un lato lancia un programma di resistenza culturalevalido per tutta l’Europa e dall’altro, pragmaticamente, afferma: “Ogni nazione approva le leggi che ritiene, ma lasciate fare alla Russia le proprie scelte secondo il nostro modo di vedere”. Messaggio chiaro: non sono gradite intromissioni straniere con il pretesto della “democrazia” e l’opposizione interna, rappresentata a Valdai dal sindaco di Ekaterineburg, è invitata a un dibattito costruttivo nell’interesse nazionale e non a farsi strumento di quei gruppi di pressione esterni che in altre nazioni dell’est Europa e dell’Asia centrale hanno portato alle disastrose “rivoluzioni colorate”. Non a caso Putin ha spiegato che l’Ucraina, sconquassata dalla famosa rivoluzione “arancione”, è liberissima di scegliere se far parte della UE o dell’Unione Doganale Eurasiatica, ma che se scegliesse la UE non potrà poi pretendere di interagire liberamente coi mercati russi e con Mosca lanciata nel progetto di integrazione eurasiatica:”un progetto- ha spiegato Putin- mirato alla protezione dell’identità dei popoli dello spazio Eurasiatico nel nuovo secolo e nel nuovo mondo”. Gli eurasiatisti francesi amano parlare dell’asse “Parigi-Berlino-Mosca”, che non piace per nulla alla sinistra di Hollande, ma affascina Marine Le Pen e, per una pura coincidenza, uno dei politici stranieri più importanti invitati a Valdai era l’ex premier francese François Fillon, uomo della destra moderata, che in questi giorni in patria è stato criticatissimo perchè ha osato far capire che in caso di ballottaggio tra la Le Pen e la sinistra, lui potrebbe pensare di votare Marine. Una svolta epocale per la politica francese fondata sull’esclusione dei nazionalisti. Proprio Fillon ha fatto a Putin la domanda dell’anno: “si candiderà ancora alle presidenziali del 2018?”. Il presidente ha detto che non lo esclude e tutta l’Europa identitaria che ormai lo vede come “faro” continentale ne è ben contenta. (Max Ferrari) http://bastacasta.altervista.org/p4303/

Lampedusa, Fiore: " tragedia è colpa anche della politica e dei Media"
(tratto dal sito nazionale)

 
Questa tragedia ci colpisce umanamente e ci indigna politicamente.” Dichiara Roberto Fiore, Segretario Nazionale di Forza Nuova, riguardo la tragedia di Lampedusa. “ Se vogliamo mettere fine a questi orrori noi europei non possiamo permetterci di rivestire un ruolo passivo nella gestione delle crisi e delle guerre che attanagliano l’ Africa e il Medio Oriente. L' Europa deve intervenire, anche manu militari, per imporre la pace e restaurare l’ordine. Per chi fugge da scenari di guerra, l’ Europa deve organizzare campi profughi, nei paesi terzi più vicini agli Stati interessati dai conflitti, tenendo ( come sta avvenendo in Giordania per i rifugiati siriani) i profughi su territori vicini geograficamente e culturalmente .” "Non possiamo non attaccare oggi tutti quei politici italiani ed europei che hanno agito in modo colpevole nella gestione dei flussi migratori: la Kyenge che vuole abolire il reato di immigrazione clandestina o che vuole dare la cittadinanza a tutti, Berlusconi che appare sulle televisioni tunisine promettendo lavoro e benessere agli immigrati, o i giornali che trasformano la visita del Santo Padre a Lampedusa in una sorta di invito ufficiale per gli immigrati a recarsi nel nostro paese, sono tutti moralmente colpevoli di ciò che sta avvenendo". "Le navi italiane e europee, conclude Fiore, devono costeggiare l' Africa ed il Medio Oriente, fermare la tratta degli schiavi ed impedire queste tragedie."